Discarica di cemento-amianto
Il fronte del «no» è compatto
Il fronte del «no» alla discarica di cemento-amianto nell'ex cava Vailata di Treviglio è compatto e trova d'accordo tutti gli schieramenti politicii. Già quando alla guida della città c'era la giunta di Ariella Borghi. Martedì un consiglio aperto.
Il fronte del «no» alla discarica di cemento-amianto nell'ex cava Vailata di Treviglio è compatto e trova d'accordo tutti gli schieramenti politici cittadini.
Un progetto presentato alcuni anni fa, quando alla guida della città c'era la Giunta di centrosinistra targata Ariella Borghi che da subito si era dichiarata contraria all'operazione, esprimendo un «no» deciso al disegno della società proponente Te.Am., alla quale mai era stato concesso un nullaosta.
La Giunta Borghi addirittura aveva cambiato destinazione d'uso all'area in questione, trasformandola per lo più in in zona verde, inserendola nel pgt poi adottato.
L'argomento sarà ancora al centro dell'attenzione durante il consiglio comunale aperto, convocato martedì 15 gennaio. All'ordine del giorno l'iter che riguarda il progetto tanto discusso dell'ex cava Vailata, potenzialemnte destinata a ospitare un sito di smaltimento da 380 mila metri cubi di cemento-amianto.
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