Valbondione: sindaco alle strette
Chiesta chiarezza sui conti di Stl

Pressing a tutto campo a Valbondione, dove un'azione disgiunta ma incrociata mette all'angolo il sindaco Benvenuto Morandi e i vertici di Sviluppo turistico Lizzola. Due le richieste pervenute sul tavolo del primo cittadino.

Pressing a tutto campo a Valbondione, dove un'azione disgiunta ma incrociata mette all'angolo il sindaco Benvenuto Morandi e i vertici di Sviluppo turistico Lizzola. Due le richieste pervenute sul tavolo del primo cittadino.

Da una parte quella firmata da Francesco Bergamelli e Luigi Tomasoni, segretario e revisore dei conti del Comune, che fuori dai toni dell'ufficialità potrebbe suonare più o meno così: ragazzi fermi, un po' di chiarezza.

A partire dal futuro di Stl che sta a cuore all'intera Valbondione, alla sua gente che vive di turismo, a mezza valle e, fanno ora notare Bergamelli e Tomasoni, a chi ne possiede le quote, ivi compreso il Comune. Quote che (il 41% della parte pubblica), si rimarca nella lettera messa a protocollo giovedì mattina, «sono vicine allo zero» sebbene il Consiglio ne abbia deliberata la messa sul mercato per due milioni e 200 mila euro.

Altri tempi: lo scandalo che vede Morandi indagato per appropriazione indebita aggravata si era appena affacciato sull'alta valle, con le prime prove che alcuni capitali avevano preso questa via e, soprattutto, c'era il fattore biomassa che soffiava come un mantice.

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