Si rompe il ghiaccio, tre nel lago
Rischiano morte per ipotermia, salvati

L'incauta passeggiata sullo strato di ghiaccio ha rischiato di trasformarsi in una tragedia. Perché, per aiutare lui, sono finiti in acqua la fidanzata e un passante. I tre sono stati salvati da un giardiniere e da un uomo che stava camminando in riva al lago d'Endine.

L'incauta passeggiata sullo strato di ghiaccio, troppo sottile per il suo peso, ha rischiato di trasformarsi in una catena tragica. Perché, per aiutare lui, sono finiti in acqua pure la fidanzata e un passante. Alla fine i tre sono stati salvati da un giardiniere e da un uomo della zona che stava camminando in riva al lago d'Endine: se quest'ultimo non fosse passato in quella zona, a quell'ora solitamente deserta, i tre avrebbero rischiato di morire assiderati.

Sono le 13,30 di ieri, quando un trentanovenne milanese, in gita fuori porta a Monasterolo con la compagna di 27 anni, decide di provare l'ebbrezza di quattro passi sulla superficie gelata. Lo fa a circa 200 metri dal ristorante Laguna, in questo periodo chiuso per ferie.

L'uomo non si rende conto che il colore scuro del ghiaccio è indice di scarso spessore. Lascia il percorso del lungolago, raggiunge una lingua di terra che, facendosi largo tra i canneti, si protende verso lo specchio d'acqua. Sale sullo strato ghiacciato: sembra reggere. La fidanzata è preoccupata, non vuole. L'altro, forse per dimostrare il proprio coraggio, prosegue.

Due, tre, una quindicina di passi, fino a che la superficie gelata cede sotto il suo peso, si apre e l'inghiotte. Il milanese cade in acqua, urla. Grida anche la ragazza, ma nessuno sembra sentirli. Così, è a lei che tocca correre in aiuto. Monta sul ghiaccio, si toglie gli stivali per non incidere sulla pressione, avanza verso il fidanzato protendendo le braccia. Ma pure lei finisce nel lago. Adesso sono in due in pericolo.

Si aggrappano alla superficie gelata non smettendo di chiedere aiuto. Riescono a richiamare l'attenzione di un quarantanovenne bresciano, residente a Esine, che sta passeggiando sul lungolago. L'uomo accorre in aiuto. Il ghiaccio però inghiotte pure lui.

Alla fine un passante li vede, avverte Orfeo Meli, giardiniere di 44 anni che stava mangiando a casa: quest'ultimo interviene e con due corde riusce a recuperare i tre, in preda ormai a un principio di ipotermia.

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