Bocciato il blitz anti decreto
Ryanair, caso complesso

Respinti con perdite. Si fa dura per Ryanair: il primo tentativo di attenuare gli effetti del decreto crescita nella parte che riguarda la compagnia irlandese è stato bocciato dal Senato. E pure due volte.

Respinti con perdite. Si fa dura per Ryanair: il primo tentativo di attenuare gli effetti del decreto crescita nella parte che riguarda la compagnia irlandese è stato bocciato dal Senato. E pure due volte.

«La nostra intenzione non è creare favoritismi verso Ryanair, ma è di tutta evidenza che su questa vicenda si aprirà un contenzioso che rischia di privare le casse dello Stato del gettito atteso» spiega Alessandra Gallone, senatrice bergamasca del Pdl. «La questione è molto complessa, e non può essere risolta solo in ambito nazionale: serve un'armonizzazione a livello europeo per evitare danni economici e occupazionali ai territori che ospitano basi di Ryanair». È il caso di Bergamo con Orio al Serio, ma non solo.

L'emendamento è stato bocciato sia in Commissione che in aula, unitamente alla richiesta di sospensiva che proponeva di estrapolare la questione dal decreto per discuterne in separata sede.

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