Tutti pazzi per le carpe
Il lago d'Endine fa il pienone

Arrivano da tutta Europa con tende, canne da pesca e un solo obiettivo: catturare qualche grossa carpa del lago d'Endine e farsi fotografare con il pescione in braccio prima di liberarlo in acqua, vivo e vegeto. Per farlo i pescatori sono disposti a restare accampati più giorni.

Arrivano da tutta Europa con tende, canne da pesca e un solo obiettivo: catturare qualche grossa carpa del lago d'Endine e farsi fotografare con il pescione in braccio prima di liberarlo in acqua, vivo e vegeto. Per farlo i pescatori sono disposti a restare accampati più giorni sul lago e anche a privarsi di qualche ora di sonno: è la notte, infatti, il momento propizio per vincere la sfida con le (furbissime) carpe.

Questa tecnica di pesca, conosciuta come «Carp fishing», sta facendo registrare un vero e proprio boom di appassionati sulle sponde dello specchio d'acqua tra Endine, Ranzanico, Spinone e Monasterolo: da aprile ad oggi le presenze sono state oltre 600.

A favorire l'arrivo dei pescatori, oltre al sole delle ultime settimane e al passaparola sui siti internet degli appassionati, anche un nuovo regolamento unico adottato dai quattro Comuni rivieraschi lo scorso marzo. Novità principale del protocollo è il Punto unico concessioni attendamento (Puca), un ufficio che i Comuni hanno scelto di allestire alla Casa del pescatore di Monasterolo, il ristorante-area picnic gestito dalla cooperativa «L'Innesto» di Gaverina Terme: è qui che ci si deve recare per poter mettere la propria tenda in una delle 22 postazioni di pesca (tre dedicate alle persone diversamente abili) sparse sul litorale lacustre.

Una procedura più semplice e uniforme rispetto a prima, quando i pescatori, a seconda del punto in cui volevano accamparsi, dovevano rivolgersi al singolo Comune competente. «Il bilancio dei primi quattro mesi - spiega Lodovico Patelli, presidente della cooperativa L'Innesto - è positivo: abbiamo ricevuto richieste da tutta Italia, ma anche da Inghilterra, Francia, Belgio, Austria e Olanda. Oltre 200 le concessioni rilasciate e, se si tiene conto che per ogni postazione sono passate in media tre persone, le presenze sono state più di 600».

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