Il sindaco che arriva dal Sud
scippa «Albà» alla Lega Nord

Il marziano, il sudista che ha spazzato via un decennio di fede nordista ad Albano Sant'Alessandro è Maurizio Donisi, neosindaco, nato 43 anni fa a Ceppaloni, Benevento, terra di Clemente Mastella, sprofondo Sud.

Ussignur s'è girato il mondo (però il successo di «Benvenuti al Sud» doveva far capire che l'aria stava cambiando e che lo scirocco tirava ormai più del vento padano...). Amen, neanche qui il mago Otelma ha visto e previsto, così gli elettori sono andati a briglia sciolta.

Almeno gli «albanesi» (si chiamano così?) di Albano, i quali nel segreto dell'urna hanno scelto un sindaco che arriva da lontano. Il marziano, il sudista che ha spazzato via un decennio di fede nordista è Maurizio Donisi, nato 43 anni fa a Ceppaloni, Benevento, terra di Clemente Mastella, sprofondo Sud.

Suo padre - di Mastella - è stato il maestro della mamma del neoeletto sindaco di Albà (Albà, va bene sia in bergamasco che in beneventano e almeno qui non si cambia). Prima è benvenuto al Nord papà Domenico, che per una vita ha fatto il bidello alle medie in paese. Poi con mamma Immacolata è arrivato Maurizio, che all'epoca aveva un anno quindi può a buon diritto fregiarsi del titolo di «albanese». Come il fratello maggiore Beniamino, che è attualmente medico di base in paese.

Maurizio, invece, il sogno di fare il medico l'ha momentaneamente messo nel cassetto, gli manca la tesi, nel frattempo ha cominciato a fare il maestro elementare e non ha più smesso. Ora è single e fa l'insegnante ai 14 alunni della seconda di Grone, che l'altro giorno l'hanno accolto con un applauso: «Davvero sei sindaco?». Davvero davvero.

Il suo «Progetto Albano» ha vinto con il 35% e rotti, sorpassando altre due civiche e lasciando in coda la Lega di Loredana Guarena. Il vento del Sud l'ha spazzata via: ferma al 16%, una Caporetto. Così adesso ad Albano governa un sindaco che riunisce le due anime magistralmente raccontate da Bisio & co andata e ritorno.

«Quando vado giù a far visita agli zii - dice Donisi -, mi arrabbio con loro perché sono poco razionali, poi quando torno a casa, ad Albano, me la prendo con chi lo è troppo, mah...».

Leggi di più su L'Eco di giovedì 10 maggio

© RIPRODUZIONE RISERVATA