Treviglio, il computer va in tilt
Le radiografie si fanno «a mano»

Per una donna che si era fratturata il femore è stato necessario andare a recuperare le ormai inutilizzate lastre «fisiche» – le ultime due rimaste in magazzino – ed effettuarle l'esame «alla vecchia maniera».

Per una donna che si era fratturata il femore è stato necessario andare a recuperare le ormai inutilizzate lastre «fisiche» – le ultime due rimaste in magazzino – ed effettuarle l'esame «alla vecchia maniera». Gli altri utenti che necessitavano di una radiografia – per fortuna solo poco più di una ventina – sono stati invitati a recarsi in un'altra struttura ospedaliera. Già, perché ieri mattina il sistema informatico che gestisce la Radiologia dell'ospedale di Treviglio è andato in tilt.

Tutta colpa del software che collega le apparecchiature – per le classiche lastre e per la Tac – al computer dove, da ormai alcuni anni, si possono vedere le immagini in digitale. Anche il 118 è stato avvisato di non portare feriti a Treviglio. A causa di un guasto, dovuto probabilmente al temporale dell'altra notte, dalle 8 alle 12 di ieri il sistema ha registrato un blackout: il software aveva cominciato a dare dei problemi già martedì pomeriggio (nella notte tra lunedì e martedì nella zona si era infatti abbattuto un violento temporale), ma ieri mattina, alla riapertura della Radiologia, il sistema non andava più.

In pratica le strumentazioni per le lastre funzionavano normalmente, ma il medico non poteva vedere sul monitor dell'ambulatorio le immagini perché il guasto riguardava la trasmissione dei dati. Dunque, in pratica, è stato impossibile utilizzare le apparecchiature per le lastre tradizionali e per la Tac per tutta la mattinata perché la successiva refertazione non era possibile: il medico di turno ha subito avvertito i tecnici del Ced, che sono intervenuti e hanno riparato il guasto, ripristinando il collegamento nella tarda mattinata.

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