Rovetta: «No al raduno fascista»
Un dvd nelle buche delle lettere

Una cinquantina di pagine e un dvd allegato, dal titolo «Appunti di resistenza». Firmato: «I Ribelli della montagna». Questo il pacchetto che gli abitanti di Rovetta hanno trovato sabato mattina nella cassetta della posta.

Una cinquantina di pagine e un dvd allegato, dal titolo «Appunti di resistenza». Firmato: «I Ribelli della montagna». Questo il pacchetto che gli abitanti di Rovetta hanno trovato sabato mattina nella cassetta della posta. L'iniziativa si inserisce nella più ampia campagna «Rovetta – Se anche stanotte durasse cent'anni», un percorso di sensibilizzazione e informazione circa il raduno di militanti di estrema destra e simpatizzanti di ideologie nazifasciste che si svolge ogni anno a fine maggio nel paese dell'altopiano.

Quello che nel libretto viene definito «un bieco tentativo di mistificazione storica che vuole stravolgere la realtà dei fatti» e si nasconde «dietro l'apparenza del semplice ricordo di vecchi amici scomparsi». Dal 1986, l'ultima domenica di maggio al cimitero di Rovetta si radunano simpatizzanti di estrema destra per commemorare l'«eccidio di Rovetta»: il 28 aprile 1945 infatti 43 soldati della Legione Tagliamento - di età compresa tra i 16 e i 22 anni - furono fucilati al cimitero dopo che, avendo appreso della fine delle ostilità, avevano deposto le armi e si erano consegnati al Comitato di liberazione nazionale locale per ottenere le garanzie quali prigionieri di guerra.

La responsabilità della strage fu attribuita a un solo uomo, definito «Il Moicano», che avrebbe agito per conto degli inglesi per screditare il movimento partigiano di stampo comunista. La questione è ancora oggi tema di dibattito e si aggiunge alle altre pagine nere della storia scritte in quegli anni di guerra. Tuttavia, l'episodio è diventato nel corso del tempo un pretesto per celebrare atteggiamenti, slogan e canzoni tipici dell'ideologia fascista, in un riproporsi di aquile, bandiere con il simbolo del fascio littorio, inni al duce e saluti romani.

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