Parrucchieri: «no» alla settimanalavorativa che dura sei giorni

Anche parrucchieri ed estetisti sono pronti a mobilitarsi se la liberalizzazione fosse di tipo selvaggio, cioè se il non obbligo di chiusura il lunedì si traducesse in una settimana lavorativa di sei giorni. Insomma il settore sarebbe d’accordo se l’intervento volesse lasciasse ogni esercizio libero di decidere il giorno di chiusura.

Savino Mascia, presidente nazionale di Federacconciatori (Cna) parla di un intervento tardivo, perché la legge 174 prevede già l’abbattimento delle distanze per aprire nuovi esercizi.

L’ulteriore passo del governo, dicono gli acconciatori bergamaschi, è una naturale conseguenza di questa mancanza di regole: per uscirne i parrucchieri orobici sono consci del fatto che la partita si giocherà soprattutto sulla professionalità, anche se i più penalizzati saranno ovviamente i giovani.

(26/01/2007)

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