Via ai rincari ma zero confort
Treni «datati» in Lombardia

«I treni della Bergamo-Milano sono tra i peggiori di tutta Italia per livello d'igiene e confort». A 12 mesi di distanza dal giudizio di Altroconsumo la situazione sarà migliorata? No. I treni sono vecchi, l'età media è di vent'anni. A cambiare solo i prezzi.

«I treni della Bergamo-Milano sono tra i peggiori di tutta Italia per livello d'igiene e confort a bordo». A 12 mesi di distanza dal giudizio (condiviso con la stragrande maggioranza dei pendolari bergamaschi) da parte di Altroconsumo, la situazione sarà migliorata?

Per scoprirlo, è bastato un semplice viaggio di andata e ritorno nel capoluogo lombardo. Il nostro viaggio parte subito male: a pochi minuti dalle 7,52 - l'orario di partenza verso Porta Garibaldi al binario 1 - trovare un'obliteratrice che funzioni è impresa davvero ardua. Delle otto scatole gialle disponibili per timbrare, infatti, ben cinque non funzionano.

Dopo aver girogavato per almeno cinque minuti a caccia dell'obliteratrice funzionante, finalmente, saliamo sul treno che, senza motivo valido, parte in ritardo: alle otto e un minuto. Siamo a fine luglio e all'interno del convoglio ci sono poche persone, ma siamo alle solite: ad accogliere i pendolari c'è quel classico odore sgradevole di chiuso che si aggiunge alla sporcizia generale.

L'unica nota positiva è la temperatura: nonostante il periodo non fa particolarmente caldo, quindi anche sul treno si sta bene. Il nostro termometro misura 20 centigradi, una temperatura favorevole. Ma una pendolare che lavorerà a Milano fino a fine agosto placa subito l'ottimismo: «Al mattino fa quasi fresco quindi non ci si rende conto - racconta - ma quando esplode il caldo questi treni sono un forno. L'aria condizionata non esiste, e molti finestrini non si abbassano».

Vent'anni. Il fior fiore della gioventù. Se non fosse che qui si parla di treni, e il discorso cambia in modo radicale. Dati Trenord alla mano, il parco ferroviario circolante in Lombardia ha un'età media di due decenni. Ma a fronte di qualche convoglio decisamente più moderno, ce ne sono in circolazione alcuni di più datati, vicini al quarto di secolo. Il ringiovanimento della flotta è uno degli obiettivi della società nata dal matrimonio tra LeNord e Trenitalia per la gestione del servizio ferroviario regionale.

«Tra il 2001 e il 2011 sono stati acquistati 107 nuovi treni e 16 nuove locomotive per un investimento di oltre 1.080 milioni» spiega una nota di Trenord. Se l'età media si è abbassata è grazie a questi. Ora ci sono altri due obiettivi: scendere a quota 15 anni e 8 mesi nel 2014 per raggiungere l'obiettivo di due terzi dei convogli sotto i 10 anni d'età l'anno successivo. Per farlo, Trenord ha previsto investimenti per oltre 1.300 milioni di euro, pari a 157 nuovi convogli completi di locomotore.

Leggi su L'Eco di lunedì 1° agosto due pagine sull'argomento

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