Certificati medici online: è caos
In Lombardia 85 mila in 7 giorni

A dieci mesi dall'avvio del nuovo sistema, risultano complessivamente trasmessi via web all'Inps 3.805.603 certificati di malattia di lavoratori sia pubblici sia privati. Problemi tecnici sul server centrale dell'Inps e il sistema va in tilt.

A dieci mesi dall'avvio del nuovo sistema, risultano complessivamente trasmessi via web all'Inps 3.805.603 certificati di malattia di lavoratori sia pubblici sia privati e il flusso giornaliero dei certificati di malattia inviati con il nuovo sistema online si va attestando su un valore medio di oltre 70mila documenti, con punte superiori alle 100mila unità. Lo rende noto il ministero della Funzione Pubblica nella giornata inaugurale del sistema di trasmissione telematica obbligatoria dei certificati medici, che oggi ha dovuto fare fronte ad alcuni problemi tecnici dovuti a un tilt del server centrale dell'Inps.

Solo nell'ultima settimana, spiega il Ministero, gli invii online sono stati circa 380.000, così distribuiti a livello regionale: 84.552 in Lombardia, 50.445 nel Lazio, 37.888 in Veneto, 32.117 in Emilia Romagna, 29. 290 in Sicilia, 23.712 in Campania, 22.104 in Piemonte, 18.433 in Toscana, 17.024 in Puglia, 13.273 in Calabria, 9.243 nelle Marche, 6.565 in Abruzzo, 6.424 in Friuli Venezia Giulia, 5.682 in Sardegna, 5.141 in Liguria, 4.798 nella Provincia di Bolzano, 4.544 in Umbria, 3.734 nella Provincia di Trento, 2.210 in Basilicata, 1.349 in Molise e 938 in Valle d`Aosta.

Intanto nessuna sanzione è scattata oggi nei confronti dei medici che nella giornata inaugurale del sistema di trasmissione telematica obbligatoria dei certificati medici non sono riusciti a mandare il certificato a causa del mancato funzionamento del server centrale Inps, a cui i medici di medicina generale e tutti gli altri medici del servizio sanitario nazionale devono inviare da oggi obbligatoriamente i certificati di malattia on line. Lo ha confermato il ministero della funzione pubblica, ribadendo quanto già comunicato ieri in una nota ufficiale con la quale il ministro Brunetta, rispondendo ai sindacati di categoria, aveva sottolineato: "Quanto al tema delle sanzioni, timori e paure non hanno ragion d'essere: già da ora le norme prevedono che l'eventuale sanzione abbia luogo solo in caso di colpa esplicita".

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