Ville e castelli finiscono all'asta
per risarcire le vittime delle truffe

Sono state quasi tutte risarcite le oltre 130 persone che si erano costituite parte civile nel processo per le «televendite truffa» di Vanna Marchi, condannata in via definitiva con la figlia, l'ex compagno e il sedicente mago brasiliano Do Nascimento.

Sono state quasi tutte risarcite le oltre 130 persone che si erano costituite parte civile nel processo per le «televendite truffa» di Vanna Marchi, condannata in via definitiva con la figlia, l'ex compagno e il sedicente mago brasiliano Do Nascimento.

I legali delle vittime – tra cui anche quattro donne bergamasche – sono riusciti a recuperare gran parte del denaro perduto, attraverso il pignoramento e la vendita all'asta dei beni immobiliari appartenuti alle due donne e al mago brasiliano.

Emblematico il caso di una delle vittime bergamasche che all'epoca dei fatti aveva sborsato 300 milioni di vecchie lire per evitare il naufragio del suo matrimonio e che ora ha ricevuto 196 mila euro, inclusi gli interessi e le spese legali.

Dopo il sequestro dei beni, è stato possibile in sede civile arrivare al pignoramento e quindi alla vendita degli immobili. All'asta sono già finiti la casa di via Gluck a Milano – dove madre e figlia hanno abitato per anni – e una dimora panoramica a Faggeto Lario (Como), mentre è in attesa di trovare un nuovo proprietario un castello medievale sulle colline biellesi appartenuto al mago Do Nascimiento.

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