Tra fruttivendoli e agricoltori
scoppia la «guerra» delle verdure

Gli agricoltori spingono per avere anche in città più mercati diretti, definiti «a chilometro zero», a contatto diretto con il consumatore (attualmente ne funzionano in piazza Pontida, in piazza Sant'Anna, nella foto, e in piazza Mascheroni). Dall'altra parte i fruttivendoli non intendono rinunciare al ruolo prezioso che hanno sempre svolto nei quartieri e non vedono di buon grado che si porti via loro una fetta di mercato. In mezzo a questo equilibrio sta l'amministrazione comunale, autorità competente in materia.

L'assessore alle Attività produttive, Enrica Foppa Pedretti, interviene sull'argomento con le idee chiare, che sono poi quelle della Giunta Tentorio: «Alle organizzazioni di categoria dei produttori che chiedevano l'aumento degli spazi di vendita abbiamo risposto, già a gennaio, che, per una serie di motivi, resta ferma la situazione attuale. Comprendiamo che in momenti difficili tutti cerchino di aumentare le proprie attività ma ci vuole pazienza, responsabilità e rispetto di tutti. Per ora i mercatini non aumentano di numero. Quello di piazza Sant'Anna, infatti, è andato a sostituire quello che ha funzionato in piazzale degli Alpini, oggi non agibile per i lavori in corso. A suo tempo ritornerà in piazzale Alpini».

Quanto al fatto che ai mercatini si vendano anche articoli non di produzione diretta, l'assessore sostiene che a farlo non sarebbero le associazioni dei coltivatori, ma altre associazioni che sono state ammesse in passato al mercato di piazza Pontida. Verranno comunque fatti controlli per evitare che accada.

© RIPRODUZIONE RISERVATA