Valanghe, un nucleo operativo
per monitorare il rischio

Un nucleo tecnico operativo monitorerà il rischio valanghe nei bacini idrografici della Bergamasca. Nella sede della Regione, a Bergamo in via XX Settembre, è stato firmato mercoledì mattina il protocollo di intesa che lo istituisce. Si tratta di un passo ufficiale importante che sancisce però uno stato di fatto: il coordinamento fra tutti i soggetti interessati.

Un coordinamento che, è stato sottolineato, è già stato utilizzato infatti in occasione della recente nevicata di Natale. Insomma le parti hanno già iniziato a lavorare prima che il nucleo tecnico fosse nato.

All'incontro erano presenti, fra gli altri, il prefetto, rappresentanti delle Comunità montane delle valli Brembana, Seriana e di Scalve, il sottosegretario Raimondi per la Regione, la Provincia, l'Arpa e il Corpo forestale.

Tutti hanno espresso soddisfazione per il lavoro fatto finora e hanno ricordato l'importanza del coordinamento non solo nella fase dell'emergenza ma anche in quella della prevenzione. Scopo del Nucleo, è stato spiegato, sarà ottenere informazioni sul manto nevoso e sull’evoluzione del rischio valanghe nel corso dell’anno, fornire supporto tecnico agli enti locali in caso di emergenza, ottenere elementi utili alla programmazione, tecnica ed economica, degli interventi di riduzione del rischio valanghe.

«I comuni montani bergamaschi sono sempre più spesso colpiti dalle valanghe e dagli smottamenti che causano ingenti danni e pericolo per la popolazione - commenta Marcello Raimondi, sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia -. Il Protocollo che firmiamo oggi si rende quindi quanto mai necessario: la Regione e tutti gli Enti coinvolti opereranno in sinergia per prevenire i rischi di eventi valanghivi e intervenire in situazioni di emergenza. L'impegno del governo di Formigoni in questo senso non è mai venuto meno e, con la firma di oggi, si mostra ancora una volta la volontà di aiutare le Comunità e i territori montani».

Gli enti firmatari del Protocollo si impegnano in modi diversi a sostenere l'attività del Nucleo Tecnico Operativo. La Regione Lombardia garantirà il supporto tecnico necessario su scala regionale – grazie alla Sala Operativa di Protezione Civile – e su scala provinciale con la Sede Territoriale di Bergamo, metterà a disposizione l’elicottero in caso di criticità del territorio e di pericolo valanghe, fornirà i dati del Sistema Informativo territoriale Regionale e del PRIM 2007-2010 (Programma Regionale Integrato di Mitigazione dei Rischi) e si impegnerà ad allertare il Nucleo Tecnico Operativo e il sistema di protezione civile in caso di previsione di pericolo elevato di valanghe.

Ad affiancare il Nucleo Tecnico Operativo ci sarà un Gruppo di Accompagnamento coordinato da Claudio Merati, dirigente della Sede Territoriale di Bergamo e formato da un dirigente della Prefettura di Bergamo, da funzionari regionali, provinciali e dell’ARPA, da rappresentanti delle Comunità Montane e del comando del Corpo Forestale dello Stato. Il Gruppo avrà il compito di coordinare le attività di monitoraggio, fare da tramite tra le segnalazioni e le richieste di supporto da parte degli Enti locali e i professionisti incaricati dell’attività e definire le modalità di utilizzo dei dati ottenuti dal monitoraggio per la programmazione e l'aggiornamento delle conoscenze del territorio.

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