Bergamo, terra di «evasori»:
non emesso uno scontrino su 4

Dalle piccole alle grandi cose, Bergamo sembra essere una terra di evasori fiscali. Stando al consuntivo dell'attività 2009 della Guardia di finanza, all'ombra delle Orobie uno scontrino su quattro non viene emesso e 179 persone o aziende sono riuscite, da sole, a non dichiarare al Fisco la bellezza di 1,2 miliardi di euro di imponibile. Il totale dell'imponibile non dichiarato, e scoperto dalla Gdf, nel 2009 è stato di 1,7 miliardi di euro.

Nel corso dell’anno 2009 - si legge in un comunicato - i finanzieri del comando provinciale di Bergamo hanno continuato ad assicurare la loro funzione di polizia economico-finanziaria ma hanno anche contribuito con le altre forze di polizia a tutelare l’ordine e la sicurezza pubblica mediante indagini di polizia giudiziaria in materia di sostanze stupefacenti, o fornendo il contributo volta per volta richiesto da particolari occasioni o eventi.

LOTTA ALL’EVASIONE ED ALL’ELUSIONE FISCALE
In questo settore sono stati eseguiti 1410 interventi, che hanno permesso di: accertare 244 reati fiscali e denunciare, di conseguenza, 271 responsabili; segnalare ai competenti uffici delle Entrate materia imponibile sottratta all’imposizione diretta (somme su cui non sono state pagate le imposte) per oltre 1.711 milioni di euro; scoprire violazioni all’imposta sul valore aggiunto per oltre 273 milioni di euro; quantificare ritenute non operate e non versate dai sostituti d’imposta per oltre 6 milioni di euro.

Sequestri finalizzati alla confisca
Grande impulso è stato dato all’utilizzo dello strumento del sequestro finalizzato alla confisca “per equivalente”, grazie a cui è stato possibile sottrarre alla disponibilità degli evasori fiscali beni per complessivi 222 milioni di euro. Si tratta di un importante segnale rivolto a chi ha deciso di non contribuire alle spese dello Stato in ragione della propria capacità contributiva, il segnale che in questo caso lo Stato stesso si garantisce la riscossione dei propri crediti.

Buona parte delle somme segnalate all’Agenzia delle Entrate e dei beni sottoposti a sequestro si riferiscono a operazioni condotte contro l’evasione fiscale internazionale, in elusione, cioè, delle norme che regolano il corretto funzionamento degli scambi tra soggetti operanti in Paesi diversi. Infatti, la quasi totalità dei sequestri (circa 208 milioni di euro) è stata eseguita nell’ambito di una operazione, denominata Calypso, che ha portato alla luce 788 milioni di euro di somme su cui non sono state calcolate le imposte e circa 147 milioni di euro di violazioni all’Iva.

Economia sommersa
Particolare impegno è stato inoltre posto nel contrasto all'economia sommersa, nella sua duplice veste di “sommerso d’azienda” (ossia l’occultamento al fisco dell’intera attività economica o di una sua parte rilevante) e di “sommerso di lavoro” (determinato dall’impiego di lavoratori in nero o irregolari).

Dal primo punto di vista (sommerso d’azienda) sono stati scoperti 126 “evasori totali”, soggetti cioè completamente sconosciuti al fisco e 53 “evasori paratotali” (che hanno cioè dichiarato materia imponibile inferiore al 50% di quella effettivamente prodotta). Le somme sottratte alla tassazione da questi evasori sono risultate pari a circa 1.197 milioni di euro.

Anche la lotta al sommerso di lavoro ha prodotto risultati significativi, visto che sono stati individuati 687 lavoratori “in nero” (cioè trovati sui luoghi di lavoro senza essere regolarmente assunti) e 418 lavoratori “irregolari” (si tratta di soggetti si regolarmente assunti ma in relazione ai quali sono state accertate irregolarità, quali la percezione di “fuori busta”). Nel corso di queste attività sono stati individuati 27 clandestini, dei quali 22 denunciati a piede libero e 2 in stato d’arresto.

Scontrini fiscali
Particolarmente incisivi si sono rivelati i controlli sulla regolare emissione dello scontrino e della ricevuta fiscale. Infatti, su 4.685 controlli eseguiti, ben 1.288 sono risultati irregolari, dato che porta a concludere che nella provincia di Bergamo uno scontrino su quattro non viene emesso.

Spesa pubblica
Per quanto concerne le attività a tutela della spesa pubblica meritano di essere segnalati sia un’attività di polizia tributaria nei confronti di due società operanti nel settore dell’assistenza sociale non residenziale, conclusasi con l’accertamento di circa 1,8 milioni di euro di violazioni, nonché gli ordinari controlli in tema di prestazioni sociali agevolate, rivolte a coloro che hanno percepito erogazioni di denaro pubblico dichiarando di non superare una determinata soglia di reddito.

In 80 casi su 245 controlli è stato accertato che in realtà l’agevolazione non spettava, proprio per il superamento del limite di reddito previsto.

CONTRASTO ALLE VARIE FORME DI CRIMINALITA’ ECONOMICA
In questo contesto l’attività dellla Gdf aveva l'obiettivo di scoprire casi di “inquinamento” del mercato legale: le indagini hanno condotto, da un lato, ad accertare la commissione del reato di riciclaggio (verbalizzati 109 soggetti di cui 19 denunciati a piede libero) e di altri illeciti a esso connessi; dall’altro, a “intercettare” casi di usura (nel corso dell’anno sono state denunciate a piede libero 9 responsabili).

Molto rilevanti anche i dati concernenti i trasferimenti di denaro senza osservare le prescrizioni delle norme antiriciclaggio (come i trasferimenti in contanti eccedenti la soglia) che hanno raggiunto la notevole cifra di 27 milioni di euro.

Sul fronte della lotta alla contraffazione dei marchi sono state portate a termine numerose operazioni di servizio che hanno permesso il sequestro di 7986 prodotti, nonché alla denuncia a piede libero di 31 persone.

Particolarmente interessante è risultata anche la lotta al contrabbando che ha portato al sequestro di circa 380 kg di tabacchi lavorati esteri. Circa l’attività contro la pirateria fonografica, audiovisiva e informatica, gli esiti dei controlli effettuati dicono di 2246 prodotti complessivamente sequestrati (tra computer, compact disc ed altri supporti magnetici) e della conseguente denuncia di 15 persone.

TUTELA ORDINE E SICUREZZA PUBBLICA
Relativamente alla lotta al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, l’attività della Guardia di finanza in provincia s'è concretizzata in indagini di polizia giudiziaria volte a smantellare le organizzazioni dedite a questo particolare commercio, nonché controlli aventi lo scopo di reprimere lo spaccio “al minuto”.

Complessivamente l’impegno ha consentito di sequestrare oltre 245 kg di hashish, oltre 32 kg di cocaina e oltre 50 kg di altre sostanze psicotrope. Nel complesso, sono stati arrestate 63 persone, denunciate a piede libero altre 65, mentre 99 persone sono state segnalate alla Prefettura. Buona parte della cocaina (oltre 18 kg) è stata sequestrata in occasione dei controlli eseguiti allo scalo aeroportuale di Orio al Serio, ove continuano a registrarsi numerosi casi di persone che trasportano stupefacente occultato all’interno del proprio corpo.

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