Treni, ritardi record di 95 minuti
Porte guaste e bloccate dal gelo

E' il ritornello del lunedì. Ma anche del martedì, mercoledì e di tanti altri giorni della settimana. Si torna al lavoro e per i pendolari si apre l'ennesima settimana di ritardi. Questa mattina con abissali ritardi: fino a 95 minuti. Un lettore commenta: «Domenica mattina il vicesindaco di Milano De Corato ha dichiarato: "Lunedì non usate l'auto per venire e muovervi a Milano, spostarsi in auto significherebbe trasformare il rientro a casa in un'odissea". Forse al vicesindaco è sfuggito che per chi utilizza i treni regionali in Lombardia da lunedì 14 dicembre il viaggio è un inferno. La neve difficilmente può aggravare una situazione già disastrosa, anche se non c'è limite al peggio. Per i viaggiatori della linea Brescia-Bergamo che a Bergamo devono proseguire il viaggio per Milano, il cambio è una vincita al Win-for-Life».

«Sicuramente chi ha pensato agli orari dei treni - afferma il lettore - non ha pensato che sui treni ci sono i viaggiatori. Così come non ci pensano i Dirigenti dell'Ufficio Movimento della stazione di Bergamo. Comunque stamattina qualcuno ha ascoltato l'invito del vicensindaco De Corato. Quel qualcuno ha anche trovato a Bergamo il treno delle 7.02 per Milano Centrale con 6 carrozze, di cui 2 (due) spente e chiuse e con 6 (sei) porte guaste su 12. Il capotreno non ha trovato nemmeno i cartelli ufficiali per segnalare i guasti ed ha attaccato cartelli scritti a mano (roba da quarto mondo). Un ottimo viaggio di benvenuto per i pendolari dell'auto che hanno optato per il trasporto pubblico».

Il lettore ci ha mandato anche una fotografia del tabellone delle partenze di questa mattina alla stazione di Lambrate: tabellone che non ha bisogno di commenti.

Un altro lettore ci ha spedito una serie di fotografie che evidenziano le condizioni di un intercity in partenza per Bologna ieri sera da Milano Centrale: le porte sono una vera e propria lastra di ghiaccio (anche internamente) e non si possono chiudere essendo bloccate dal ghiaccio stesso; anche le ruote e gli ammortizzatori sono praticamente bloccati da uno straordinario spessore di ghiaccio che impedisce al treno di partire regolarmente.

«Ma in queste condizioni il liquido antigelo non esiste? Scrive il lettore. Quello che viene usato sulle ali degli aerei prima del decollo in condizioni di particolare gelo. Proprio quello, non poteva essere utilizzato anche per i treni da parte delle Ferrovie dello Stato? Non era giorni che si era a conoscenza della situazione delle temperature e del meteo in cui ci saremmo imbattuti? Era così complicato dimostrarsi pronti di fronte all’emergenza gelo?»

© RIPRODUZIONE RISERVATA