Benemerenze, centrosinistra
diviso. E Tremaglia si commuove

A Bergamo il centrosinistra va in ordine sparso alla cerimonia per la consegna delle benemerenze: alla seduta straordinaria di sabato mattina si sono infatti presentati sette consiglieri su 16. Fra gli assenti - in segno di disaccordo verso la consegna delle medaglie d'oro all'ex ministro Tremaglia e al partigiano Giacomo Bartoli - anche l'ex sindaco Roberto Bruni.

Durante la cerimonia Mirko Tremaglia si è commosso e, ringraziando la città per il segno di grande stima che gli è stato tributato, non è riuscito a trattenere le lacrime quando ha ricordato il figlio Marzio, già assessore alla Cultura della Regione, prematuramente scomparso dieci anni fa.

L'ex sindaco di Colzate, Valentina Lanfranchi, unica donna a ricevere il riconoscimento, nel suo intervento ha invece chiesto che la prossima volta siano premiate dal Comune 15 donne e un uomo, e che quest'ultimo premio sia assegnato al vescovo mons. Roberto Amadei.

ECCO I PREMIATI
Le medaglie d'oro sono andate all'ex ministro per gli Italiani nel mondo, Mirko Tremaglia, al poeta dialettale Umberto Zanetti, al partigiano Giacomo Bartoli, all'artista Mario Donizetti e al direttore scientifico della Fondazione degli Ospedali Riuniti, l'ematologo Tiziano Barbui.

Le benemerenze sono state consegnate a Santo Locatelli, presidente dell'Ente bergamaschi nel mondo; ad Angelo Gamba (alla memoria), alpinista e studioso del Cai di Bergamo; a Valentina Lanfranchi, presidente dell'associazione Carcere e territorio; a Bruno Agazzi, Duca di Piazza Pontida; ad Attilio Campana (alla memoria), presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII; al cavalier Giovanni Licini, promotore di eventi a scopo benefico; a don Gianni Carminati, già parroco di San Tommaso; al prof. Giovanni Paninforni, da anni promotore del corso di Filosofia aperto alla città, e a Franco Pini, alpino e missionario laico in Kenia.

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