Gaverina, intitolato a Don Nicoli
il Museo dei ciclisti sul Colle Gallo

Gran folla di ciclisti e di appassionati delle due ruote domenica 15 novembre al santuario della Madonna della Neve, a Gaverina. Nonostante la giornata uggiosa, con freddo e nebbia, fin dal mattino gruppi di «pedalatori» della domenica, una cinquantina, e oltre duecento persone in auto sono salite ai 763 metri del Passo del Colle Gallo, per partecipare alla tradizionale messa di Ringraziamento dei ciclisti.

Tutti hanno tentato di entrare nella piccola chiesetta, ma solo un centinaio è riuscito a trovare posto. Gli altri hanno assistito alla Messa, celebrata dal parroco di Gaverina, don Giuseppe Bellini, coadiuvato da don Mansueto Callioni, stando in piedi, fuori dal santuario, confortati dalla voce dell’altoparlante.

«Siamo qui per dire grazie - ha esordito nell’omelia don Giuseppe Bellini -. Grazie al Signore, ma anche alla Madonna, che guidi il nostro pedalare sulle strade della vita. E la vita è come una bicicletta: la nostra carne, la nostra pelle è il copertone: quanti tipi di strade, di imprevisti, di inconvenienti incontra. L’importante è che sia gonfiato bene. Ma non basta, ci vuole qualcosa in più: il cerchione e i raggi, per esempio, cioè una buona struttura. Sono questi i valori, i punti di riferimento che ci devono sostenere. Ma ancora non basta: ci vuole il perno, che tiene insieme tutte le parti, e questo è il Signore, il perno della nostra vita».

«E oggi, a vent'anni dalla prima volta - ha continuato don Giuseppe - ricordiamo e ringraziamo chi ha permesso tutto questo, monsignor Aldo Nicoli, promotore del "Santuario dei ciclisti", ideatore della "Sala dei ricordi del ciclismo", che raccoglie tanti cimeli, trofei, fotografie e maglie di molti campioni del pedale. A lui, che ha macinato tanti chilometri in bicicletta e che ha condiviso con migliaia di pedalatori questa passione (sull’altare la sua maglia di "pretinbici", ndr), intitoliamo il "Museo del ciclista", un orgoglio per Gaverina».

Alla conclusione della Messa, i partecipanti si sono diretti nel piazzale antistante il museo, dove i fratelli di monsignor Nicoli, Clara e Mario, hanno scoperto la targa-ricordo di dedicazione del museo, benedetta dal don Giuseppe.

© RIPRODUZIONE RISERVATA