«Regolarizzazione obbligatoria» Accolto il ricorso di un muratore

Prima sentenza in Bergamasca del Tribunale del Lavoro, una delle prime in Italia: accolto il ricorso di un muratore marocchino

Il Tribunale del Lavoro di Bergamo ha accolto oggi il ricorso di un lavoratore marocchino, impiegato nel settore edile, e ha emesso un’ordinanza che costringe l’azienda da cui l’immigrato dipende a regolarizzarlo. È la prima volta che succede a Bergamo, e una delle prime volte in Italia.

Intanto è stato confermato che sono circa 11 mila le domande presentate in Bergamasca per l’ammissione alla sanatoria per la regolarizzazione di colf e badanti e dei lavoratori in nero. Ma per ora dall’Ufficio centrale delle Poste, che ha il compito di smistare le pratiche di tutta Italia, ne sono state inviate alla Prefettura di Bergamo meno di 200. Un dato sta destando preoccupazione: circa l’80 per cento di queste 200 domande sono irregolari, perché mancano alcuni documenti o perché i documenti allegati non sono corretti.

Le voci circa una possibile proroga (di 6 mesi) parlano di un allungamento del tempo a disposizione solo nel caso che vi siano vertenze in corso. L’autorità di intervenire per decidere per una proroga spetterebbe ai Cles (Comitato locale emersione sommerso) previsti da una legge del ’98: a Bergamo però il Cles non è ancora stato attivato. Insomma una situazione per la quale è difficile oggi dire cosa succederà.

(06/11/2002)

Su L’Eco di Bergamo del 7 novembre 2002

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