Made in Bergamo
sbarca a Londra

Dagli occhiali in legno di Feb31st, azienda di Brembilla, ai mobili di Cartunia. Ma non solo. Sono otto le realtà bergamasche, tutte all'interno del progetto “Made in Bergamo”, sbarcate a Londra.

Dagli occhiali in legno di Feb31st, azienda di Brembilla, ai mobili di Cartunia. Dagli accessori moda dalle pelli pregiate di Maison Noir alle t-shirt realizzate con i tessuti della Honegger per Pigro fino alle piante in lattina di Microgiardini. Ma non solo. Sono otto le realtà bergamasche, tutte all'interno del progetto “Made in Bergamo”, sbarcate a Londra. Dal 22 al 24 maggio parteciperanno infatti al Clerkenwell Design Week, un festival di tre giorni dedicato al design con eventi, mostre e workshop. Una fiera che è nota soprattutto perché ottimo strumento di talent scouting, dove i grandi del design si mixano a nuove proposte. Alla manifestazione sono infatti presenti buyer di tutto il mondo ed è quindi una realtà che mette in mostra la creatività che arriva anche dal nostro territorio. A promuovere questa partecipazione è “Made in Bergamo”, realtà nata lo scorso anno sul territorio per creare una rete tra design, arte e moda bergamasca, al fine di rafforzare l'identità locale e renderla più forte sul territorio. Ma anche fuori dai confini locali e nazionali. L'esempio è queste esperienza londinese, sempre con Giacomo Cavalleri – mente del progetto – a tirare le fila. “Questa esperienza dimostra quanto Bergamo sia ricca di idee e sia fucina di creatività” spiega Cavalleri. A esporre le loro creazioni ci sono Cartunia, con i mobili di design fatti con il cartone di Mario Mazzocchi; gli occhiali design esclusivamente in legno di Feb31st, le borse di Maison Noir, brand della bergamasca Sara Mano, ma anche il marchio Manzoni Design che fa rivivere con Giacomo Manzoni i progetti di design più noti del padre Pio. Esposte anche le carte geografiche di Me Too, progetto dello studio Esprit architettura che ha creato dei veri e propri quadri magnentici per viaggiare con la fantasia, oltre alle t-shirt, le sciarpe, i cuscini e le tovagliette all'americana di Pigro, giovane brand che lavora i tessuti di Honegger e li rielabora in un progetto di recupero e moda. Per un tocco verde ecco Microgiardini, azienda di Brembate che dà vita a fiori e piante in lattina, creando dei veri e propri giardini in miniatura. Infine ottava bergamasca sarà Sabrina Locatelli con il suo Ricrearte attraverso il quale tappi, corde di feltro e lattine diventano tappeti, specchi e cornici. Oggetti che diventano «icone della resistenza al consumismo» spiega lei, concetto che vale un po' per tutti gli espositori, tutti partiti con piccole e grandi intuizioni all'insegna dell'arte, della moda e della volgia di emergere con progetti alternativi e innovativi. Ma tutti sempre made in Bergamo.

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