Discarica d'amianto a Treviglio
Associazioni riunite per dire «no»
Un «Coordinamento contro la Discarica d'Amianto a Treviglio». E' quanto istituito nella città della bassa con l'intento di radunare sodalizi e associazioni che da «venti lunghi anni contestano l'installazione di una discarica all'interno del sito dell'ex cava della Vailata».
Un «Coordinamento contro la Discarica d'Amianto a Treviglio». E' quanto istituito nella città della bassa con l'intento di radunare sodalizi e associazioni che da «venti lunghi anni contestano l'installazione di una discarica all'interno del sito dell'ex cava della Vailata».
La contrarietà alla discarica, si legge in una nota, «è stata ribadita anche dalle dichiarazioni contrarie di tutte le forze politiche presentatesi alle ultime elezioni amministrative. Oggi, alla luce del via libera estivo della Regione al progetto di fare all'interno dell'area un impianto di stoccaggio di Rifiuti Contenenti Amianto (RCA) con capienza di ben 480.000 mc (più di 1/3 di tutto l'amianto censito in Lombardia), associazioni ambientaliste, sindacati, partiti politici, liste civiche, comitati spontanei e privati cittadini, riposte bandiere ed ideologie di parte, hanno unito le loro forze nel comune intento di opporsi progetto di discarica nell'ex cava della Vailata».
Il Coordinamento ha «lo scopo di dare un'unica e forte voce al dissenso» e «ha trovato immediato riscontro nelle sue prime componenti fondative: Comitato Tutela Ambiente di Treviglio – Legambiente Bassa Bergamasca - Comitato Calvenzanese contrario alla discarica di cemento amianto – CGIL - Italia dei Valori – Partito Democratico – Sinistra Ecologia e Libertà - Rifondazione Comunista – Partito Socialista Italiano – Lista Ariella Borghi Sindaco, ed invita ad aderire tutti i cittadini, associazioni, comitati, sindacati e partiti politici di qualsiasi estrazione, che si riconoscano nei seguenti obiettivi:
1) Opposizione al progetto TE.AM. di discarica di cemento amianto nell'ex-cava della Vailata a Treviglio;
2) Ripristino nel P.G.T. dell'area di salvaguardia ambientale, già prevista, previa verifica del sito;
3) Attuazione e realizzazione del P.R.A.L. Regionale, con completamento del censimento nei comuni della bassa bergamasca;
4) Verifica dei processi di smaltimento dell'amianto con sistemi alternativi (inertizzazione).
«Le maggiori ragioni di contrarietà alla discarica in quel sito possono essere riassunte come segue: 1) Vi sono insediamenti residenziali ed artigianali/industriali a brevissima distanza dalla discarica; 2) Il livello della falda non è stabile ed in alcuni periodi affiorante (la legge prevede sempre distanze minime certe tra il fondo della discarica e la falda) ; 3) Il trasporto e lo stoccaggio delle lastre di amianto, se non a norma, potrebbero provocare aerodispersione delle fibre di amianto, pericolose in quanto cancerogene; 4) La discarica sarà aperta a materiale proveniente da tutta Italia ed anche dall'estero, e NESSUNO potrà garantire che servirà a smaltire l'amianto presente a Treviglio e dintorni, poiché, come scrive la stessa Regione Lombardia nella sua ultima relazione annuale al PRAL: “non è attualmente possibile imporre alcun vincolo di provenienza essendo i RCA rifiuti speciali”».
«Il Coordinamento si propone di realizzare una serie di iniziative di informazione e coinvolgimento dei cittadini, nonché di ulteriore sensibilizzazione degli enti locali: Comune di Treviglio, Calvenzano e Casirate, Provincia di Bergamo e Regione Lombardia, quest'ultima responsabile dell'autorizzazione finale».
Queste le iniziative programmate: Petizione comune con raccolta firme nei Comuni coinvolti; Incontri pubblici informativi sul tema il 12 ottobre a Calvenzano (Comitato Calvenzanese), il 13 a Treviglio (Legambiente) e a Ottobre/Novembre in data da stabilire (Italia dei Valori e Comitato Tutela Ambiente), manifestazione comune in Piazza il giorno 11 novembre; Raccolta dei fondi per sostenere il ricorso del Com. Tutela Ambiente.
«Il Coordinamento chiede ai Sindaci di Treviglio, Calvenzano e Casirate di convocare al più presto Consigli Comunali aperti alla cittadinanza per informare e discutere sulla problematica, al fine di rafforzare le azioni di opposizione da sempre intraprese dalle amministrazioni comunali dei tre paesi coinvolti nel progetto, compresi i ricorsi al T.A.R. presentati dai Comuni e sostenuti “ad adiuvandum” da parte di Legambiente e in modo autonomo dal Comitato Tutela Ambiente. Chiede al Sindaco di Treviglio di dare ampia informativa sulle trattative in essere con la TE.AM. per la rinuncia al progetto e la permuta dell'area. Saranno richieste audizioni in Provincia di Bergamo e Regione Lombardia, non escludendo il Parlamento Europeo. All'unanimità, il Coordinamento ha deciso di nominare il dott. Carlo Mancino portavoce ufficiale. Per informazioni, suggerimenti e adesioni, è attiva la casella email [email protected]».
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