Strada in pianura
Ma attenti alle curve

Da +1 a +3 con due squadre in più come cuscinetto che la separano dalla zona retrocessione. Che sia stata una giornata fondamentale per l’Atalanta lo dicono questi due dati. All’inferno e ritorno, i nerazzurri hanno vissuto una domenica di grandissima tensione, intensità e infine felicità con il 3-2 rifilato al Cesena in rimonta.

Anche i risultati di lunedì sono stati positivi perché se è vero che il Chievo ha vinto, il Cagliari - era lo scontro diretto - ha perso in casa e ora è a -3 dai bergamaschi ma è come se fosse un -4 perché è stato castigato in terra sarda dall’Atalanta. Il Verona è caduto in casa contro la Sampdoria, così i nerazzurri (14 punti) in una giornata hanno ulteriormente staccato Parma (6) e Cesena (8), distanziato il Cagliari (11), superato il Torino (13), agguantato il Verona (14) e avvicinato l’Empoli (15).

L’Atalanta era a un bivio e, dopo aver rischiato d’imboccare una via sterrata in salita, si è incamminata su una strada d’asfalto in pianura. Speriamo che presto possa diventare in discesa, ma per il momento è inutile eccedere in trionfalismi perché nei due turni che li separano dalla sosta e dal calciomercato di riparazione i nerazzurri saranno di scena sabato sera 13 dicembre contro la Lazio all’Olimpico e se la vedranno domenica 21 dicembre al Comunale contro il Palermo. Due avversari decisamente scorbutici e pericolosi, due curve da percorrere senza sbandare troppo.

E non si deve cantar vittoria perché è vero che l’Atalanta ha vinto segnando tre reti e costruendo numerose palle-gol, ma è altrettanto indiscutibile che ha giocato contro un Cesena modestissimo che incredibilmente l’aveva beffata due volte in contropiede prima di liquefarsi. È stata la vittoria dei nervi, dei gol di due difensori e di un regalo del portiere Leali.

Nonostante potesse finire in goleada, restano evidenti i problemi di gioco e ci sono elementi fondamentali che non si stanno ancora esprimendo come dovrebbero. Però è immensamente preferibile pensare a risolvere cosa non va in una posizione abbastanza privilegiata come quella attuale, con due pericolanti che annaspano già sott’acqua, piuttosto che essere in crisi tecnica e con l’acqua alla gola.

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