Vite in LibertĂ
Torna la fiera di produttori indipendenti, vignaioli e coltivatori, che fanno della qualità e del rispetto dell’ambiente le loro priorità : due giornate di degustazioni e scoperta di interessanti realtà vitivinicole.
Dopo 3 edizioni dal 2017 al 2019 la manifestazione, che aveva subito una battuta di arresto a causa del Covid, trova un nuovo slancio e presenta una quarta edizione che si svolge sabato 16 e domenica 17 dicembre presso ExSA – Ex Carcere di Sant’Agata in Città Alta a Bergamo e propone due giornate di degustazioni e scoperta di interessanti realtà vitivinicole, come primo passo di una serie di appuntamenti bergamaschi dedicati al vino e al territorio.
Con 25 produttori presenti, provenienti da tutta Italia, il ritorno di Vite in Libertà è in grande stile con 7 aziende dalla Lombardia, 4 dal Piemonte, 3 dal Veneto e dall’Emilia Romagna, 2 da Toscana e Umbria, 1 da Marche e Calabria. Non manca un’area dedicata al cibo con Agri Piccola e Prati Parini, rinomate aziende della bergamasca.
Le realtà partecipanti costituiscono un gruppo di produttori enogastronomici indipendenti che hanno fatto della natura e dell'ambiente la propria forza. La filosofia generale si basa su una cura attenta dei dettagli e sull'ascolto della natura, integrando tradizioni locali con approcci moderni. La ricerca costante è l'esaltazione della qualità delle uve, e in alcuni casi, le pratiche agricole come la potatura, lo sfalcio e i trattamenti di rame e zolfo riflettono l'impegno delle aziende verso metodi sostenibili, spesso ancora eseguiti manualmente.
Alcune cantine adottano un approccio naturale evidente, con fermentazioni spontanee e un attento affinamento in acciaio o altri materiali. I vini che emergono dai vigneti incarnano peculiarità caratterizzate da freschezza e note floreali nell'olfatto. Riflettono la tipicità del vitigno in armonia con le caratteristiche uniche del territorio, evidenziando una viticoltura che abbraccia le tradizioni, conservando un carattere quasi estremo. Per alcuni produttori, il processo di vinificazione implica la raccolta manuale delle uve, la pigiadiraspatura con macchine di acciaio e la fermentazione in mastelli. Un'attenzione particolare è riservata alle uve a buccia rossa, sottoposte a un rimestamento prolungato per ossigenare durante la fermentazione.
La maggior parte dei produttori ospiti sta praticando la coltivazione tradizionale in vigna, senza l'uso di prodotti chimici applicando un approccio naturale o biologico alla realizzazione del vino. In cantina, la vinificazione avviene in modo naturale, utilizzando botti di vetroresina e acciaio, con un moderato utilizzo di metabisolfito. Il risultato è un vino che esprime le caratteristiche uniche dell'anno, condizionato solo dalla natura e dal tempo atmosferico.
La manifestazione è organizzata grazie al contributo di Associazione Maite APS, in collaborazione con ExSA – Ex Carcere di Sant’Agata e con il supporto di Arci Bergamo.
Orari: sabato 16 dalle 14 alle 22, domenica 17 dalle 11 alle 20.
L’ingresso prevede il versamento di una quota di 10 euro come contributo per la degustazione, è possibile acquistare il biglietto in prevendita cliccando qui.Foto di Anna Arzuffi