Note d'arte: il diffondersi dell'Umanesimo
Torna per la ventesima edizione il corso di storia dell'arte tenuto dal professor Ricardo Panigada, che questa volta si concentra sulla diffusione dell'Umanesimo e gli artisti che ne sono stati protagonisti.
Il primo appuntamento sarà martedì 2 aprile con Antonello da Messina: la formazione tra la Sicilia e Napoli; l'incontro con la pittura fiamminga; la grande novità della pittura ad olio; il tema del ritratto; i contatti con Giovanni Bellini; la sintesi tra l'analisi fiamminga e la spazialità italiana: il "San Gerolamo nello studio", la "Crocifissione di Anversa", la "Pala di San Cassiano".
Si continua martedì 9 aprile con Giovanni Bellini: la bottega dei Bellini a Venezia; l'apprendistato presso il padre Jacopo e i legami col fratello Gentile; le prime opere e l'influenza di Andrea Mantegna; verso uno stile autonomo: "L'Orazione nell'orto" e il "Polittico di San Vincenzo Ferrer"; la lezione di Piero della Francesca e l'incontro con Antonello da Messina; la lunga serie delle "Madonne col Bambino"; la "Pala di San Gobbe" e il "Trittico dei Frari".
Martedì 16 aprile il protagonista sarà Vincenzo Foppa: la formazione nell'ambito tardo-gotico; l'operato tra Brescia e Bergamo; i "Tre Crocifissi", il "San Gerolamo" e la nascita di una pittura “luministica”; Milano e il capolavoro degli affreschi della Cappella Portinari in Sant'Eustorgio che segnano l'inizio del “Realismo lombardo”; le influenze di Bramante e della pittura veneziana; le ultime opere e il "Polittico di Santa Maria delle Grazie" per la chiesa dei francescani di Bergamo.
Il corso si conclude martedì 23 aprile con le Scuole Regionali (Lippi, Martini, Perugino, Ghirlandaio e molti altri): il diffondersi dell'Umanesimo nelle varie regioni italiane; la fine del '400 a Firenze: Ghirlandaio e Filippino Lippi; gli affreschi della Cappella Sistina con "Storie di Mosè" e "Storie di Gesù"; tra Umbria e Marche: il poliedrico Francesco di Giorgio Martini, la “dolcezza” del Perugino e il “racconto” di Pinturicchio, la “plasticità” di Luca Signorelli; il caso di Carlo Crivelli, e i teleri di Andrea Carpaccio.