Giorni nostri. In un piccolo paese del basso Salento, il fallimento dell'impresa di famiglia e il conseguente pignoramento della casa in cui vivono, manda in crisi quattro donne di tre generazioni, diverse. L'attaccamento alla terra d'origine è forte e l'unica strada da percorrere per affrontare la drammatica situzione è trasferirsi in campagna e ricominciare. Ricominciare dalla terra, lavorarla, coltivarla e vendere i prodotti. Una scelta quasi obbligata che inaspettatamente aprirà la strada a una vera e propria catarsi. La prima delle quattro protagoniste è Adele, donna forte e dura e in eterno conflitto con la figlia Ina - la seconda protagonista - che di diventare come sua madre non ne ha nessuna intenzione. Poi c'è Maria Concetta, sorella appena più giovane di Adele e zia di Ina, con il sogno di fare l'attrice ancora pulsante nel presente da operaia. E infine c'è Salvatrice, madre, nonna, matriarca, sessantacinquenne contadina del Capo di Leuca. Ovviamente in questa famiglia salentina ci sono anche gli uomini: Vito, altro figlio di Salvatrice, Cosimo, innamorato di Salvatrice da sempre, Crocifisso, un padre sempre nei guai, un fallito, e Stefano, che per primo saprà stare vicino a Ina, aiutando una madre troppo ferita. Quando la casa viene pignorata la famiglia ha un solo posto dove andare: la masseria in pessimo stato che ha un po’ di terra intorno. Salvatrice, Adele, Maria Concetta e Ina insieme sistemano la “nuova” casa e si mettono di buona leva a lavorare i campi e pian piano cominciano a vendere, e soprattutto a barattare, i loro prodotti. Ma questo non è un quadro romantico perché a parte nonna Salvatrice, le donne odiano stare lì in masseria: per Adele la campagna è semplicementel'ultima spiaggia, per Ina l’inferno, per Maria Concetta è la fine dei suoi sogni. Ma qualcosa di positivo e inatteso arriverà tra i campi di quella compagna assolata... Edoardo Winspeare, già regista tra gli altri di Sangue Vivo e Sotto il Celio Azzurro, dirige e sceneggia con Alessandro Valenti un film sulla voglia di piegarsi al dramma della crisi economica attuale, sulla capacità di lottare e ripartire da zero. Tutti gli interpreti di In grazia di Dio nella vita non fanno gli attori, Celeste Casciaro, nel film Adele, è la moglie di Winspeare, con cui ha già recitato nel film Il Miracolo. Il resto del cast è costutito da gente comune. Nelle note di regia Winspeare scrive “Gli attori sono del posto, facce che ancora esprimono un’anima. Le ho trovate nel Finibus Terrae d’Italia, in un paese salentino che, con i suoi abitanti, diventa metafora del mondo. Perché ogni storia di esseri umani è al centro dell’universo”.
