Ancora un'asta deserta per il ramo d'azienda degli impanti di sci della Brembo Super Ski oggetto di fallimento. Non è infatti arrivata nemmeno questa volta alcuna offerta per l'azienda, costituita dagli impianti e tutto il necessario per farli funzionare. Quindi cabine elettriche, cannoni per l'innevanmento artificiale, un battipista. Si partiva da una base di 2 milioni e 6 ma ancora nessuna manifestazione di interesse e la stagione che si avvicina in modo inesorabile e preoccupante. Ora infatti dovrà essere fissata una nuova asta, non prima di fine dicembre. E la curatela ribadisce fermamente che non vi sarà alcun nuovo esercizio provvisorio dopo i tre già fatti. Pertanto la faccenda è più seria che mai. Per salvare la stagione forse si potrebbe valtare l'evenienza di un affitto d'azienda purchè accompagnato da un'offerta irrevocabile di acquisto dell'azienda debitamente cauzionata. Per aprire gli impienti a dicembre quindi ci vuole che qualcuno si sveli in tempi brevi e metta sul piatto intenzioni e denaro. La cifra resta indicativamente quella dell'asta, anche se voci di corridoio svelano che si poytrebbe arrivare al massimo a valutare anche offerte inferiori del 20%, quindi arrivare a cedere l'intero ramo d'azienda a circa 2 milioni e 100. Domani il presidente della Comunità Montana Jhonatan Lobati manderà convocazione ai sindaci per una riunione urgente per confrontarsi sul tema. C'è preoccupazione. Faranno partire un'istanza per chiedere il quarto esercizio provvisorio, in subordine l'affitto per un anno del ramo d'azienda. E intanto prendere tempo anche in previsione di future entrate. Simona Befani
Ancora un'asta deserta per il ramo d'azienda degli impanti di sci della Brembo Super Ski oggetto di fallimento. Non è infatti arrivata nemmeno questa volta alcuna offerta per l'azienda, costituita dagli impianti e tutto il necessario per farli funzionare. Quindi cabine elettriche, cannoni per l'innevanmento artificiale, un battipista. Si partiva da una base di 2 milioni e 6 ma ancora nessuna manifestazione di interesse e la stagione che si avvicina in modo inesorabile e preoccupante. Ora infatti dovrà essere fissata una nuova asta, non prima di fine dicembre. E la curatela ribadisce fermamente che non vi sarà alcun nuovo esercizio provvisorio dopo i tre già fatti. Pertanto la faccenda è più seria che mai. Per salvare la stagione forse si potrebbe valtare l'evenienza di un affitto d'azienda purchè accompagnato da un'offerta irrevocabile di acquisto dell'azienda debitamente cauzionata. Per aprire gli impienti a dicembre quindi ci vuole che qualcuno si sveli in tempi brevi e metta sul piatto intenzioni e denaro. La cifra resta indicativamente quella dell'asta, anche se voci di corridoio svelano che si poytrebbe arrivare al massimo a valutare anche offerte inferiori del 20%, quindi arrivare a cedere l'intero ramo d'azienda a circa 2 milioni e 100. Domani il presidente della Comunità Montana Jhonatan Lobati manderà convocazione ai sindaci per una riunione urgente per confrontarsi sul tema. C'è preoccupazione. Faranno partire un'istanza per chiedere il quarto esercizio provvisorio, in subordine l'affitto per un anno del ramo d'azienda. E intanto prendere tempo anche in previsione di future entrate. Simona Befani