Premio Pezcoller alla dottoressa de Lange per ricerca oncologica

(ANSA) - TRENTO, 11 MAG - La dottoressa Titia del Lange ha ricevuto questa mattina al Teatro Sociale di Trento il 27/o Premio Pezcoller - Aacr alla ricerca oncologica, dal valore di 75.000 euro. Ad accogliere la vincitrice il presidente della Fondazione Pezcoller Enzo Galligioni e il presidente dell'Associazione americana di ricerca sul cancro (Aacr) Philip Greenberg, insieme al presidente onorario della Fondazione Gios Bernardi.
"Questo premio ha raggiunto il massimo riconoscimento a livello internazionale e serve da ispirazione per i ricercatori sul cancro di tutto il mondo", ha affermato Greenberg. "Titia de Lange ha vinto il premio per aver scoperto la funzione di una proteina che protegge le estremità dei telomeri, gli elementi protettivi posti alle estremità dei cromosomi, che sono i guardiani dell'integrità del genoma. È una collega meravigliosa che ha formato tantissimi ricercatori in maniera costante e impegnata".
"Gran parte di questo lavoro - ha affermato la vincitrice del Premio Pezcoller de Lange - è stato svolto da studenti e postdoc italiani. Sono grata di aver avuto il privilegio di lavorare con questi brillanti italiani che hanno contribuito in modo determinante alla comprensione del ruolo dei telomeri nel cancro. Con l'età i telomeri si accorciano progressivamente ogni volta che una cellula si divide. Sebbene ciò possa sembrare negativo, tale accorciamento è in realtà un meccanismo di difesa contro il cancro, impedendo alle cellule con Dna danneggiato di dividersi eccessivamente. Quando i telomeri diventano troppo corti, la cellula riconosce un danno e si autodistrugge, bloccando la crescita del cancro in una fase molto precoce, come ad esempio per il cancro al seno".
La de Lange ha criticato anche l'industria cosmetica, che propone prodotti come creme e sieri che sostengono di allungare i telomeri per frenare l'invecchiamento. "In realtà questo non è dimostrato, e non è nemmeno desiderabile proprio per il loro ruolo nella prevenzione del cancro. Preferisco avere le rughe piuttosto che il cancro", ha concluso la scienziata. (ANSA).

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