L'aria aiuta a rendere più efficiente l'elettronica del futuro

Usare l’aria per dopare e rendere più efficienti i semiconduttori organici, materiali più ecosostenibili pensati per l’elettronica del futuro: è la novità introdotta dall’italiano Simone Fabiano, dell’Università svedese di Linköping, e pubblicata sulla rivista Nature. Il risultato promette di innovare profondamente il futuro dell’elettronica, con l'addio all’uso del più inquinante silicio. P

raticamente tutti i dispositivi elettronici che usiamo oggi, dai computer ai telefoni fino ai pannelli fotovoltaici, si basano sul silicio, un materiale che caratteristiche perfette come semiconduttore, ossia capace di poter dirigere in modo facile e controllato il movimento degli elettroni, ma poco ecosostenibile. Per questo da anni si lavora per trovarne possibili sostituti basati su materiali organici, più facili da smaltire. Vari studi ne hanno dimostrato la fattibilità, ma i semiconduttori organici sono ancora lontani dall’efficienza che si ha invece con il silicio. Un’importante novità arriva ora dalla ricerca guidata da Fabiano, che ha compreso come migliorare significativamente le proprietà dei semiconduttori organici usando semplicemente l’aria, in particolare le molecole di ossigeno. Si tratta di una sorta di doping, ossia l’inserimento forzato di alcune impurità nel materiale di base, che ne migliora le caratteristiche di conduzione elettrica.

“Crediamo che questo metodo potrebbe influenzare in modo significativo il modo in cui dopiamo i semiconduttori organici”, ha osservato Fabiano. “Sono tutti componenti convenienti, facilmente accessibili e potenzialmente rispettosi dell’ambiente, il che è un prerequisito per l’elettronica sostenibile del futuro”. Si tratta di uno studio ancora di frontiera, come spiega lo stesso ricercatore, ma che ha fornito sin da subito risultati molto promettenti e che ora ambisce a innovare profondamente tutto il settore dell’elettronica organica.

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