Prosa con otto repliche e Altri Percorsi: le nuove stagioni della Fondazione Donizetti

TEATRO. Il nuovo cartellone unisce classici e moderni, da Svevo al teatro-circo. Per rispondere alle richieste, aumentano le rappresentazioni.

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Si respira un’aria molto rilassata (i ragazzi direbbero «scialla»), durante la conferenza stampa di presentazione della Stagione di Prosa e Altri Percorsi 2024-2025, della Fondazione Teatro Donizetti, un clima da ultimo giorno di scuola che rende bene, da un lato, la soddisfazione per gli straordinari risultati raggiunti in questi dieci anni e, dall’altro, la «tensione» ad un continuo miglioramento.

Di «entusiasmo intorno alla Stagione di Prosa» (che ha registrato oltre 52 mila spettatori, 18% in più dell’edizione precedente) ha parlato Giorgio Berta, presidente della Fondazione Teatro Donizetti, che estende il suo plauso non solo alla direzione artistica di Maria Grazia Panigada ma a tutta l’organizzazione del teatro e degli enti, istituzionali e privati, che la sostengono.

Un clima di armonia e equilibrio

Arrivata in chiusura di mandato, l’assessore alla Cultura del Comune di Bergamo, Nadia Ghisalberti, ha ricordato la trasformazione della Fondazione da privata a pubblica e i finanziamenti per i restauri sia del Donizetti sia del Sociale, attraverso un combinato disposto virtuoso tra pubblico e privato. Dedicando poi parole di elogio sia alla direzione artistica di

Panigada sia alla direzione di tutta la macchina organizzativa del teatro e delle sue varie stagioni in capo a Massimo Boffelli, direttore generale della Fondazione Teatro Donizetti che, dice Ghisalberti, ha saputo gestire perfettamente la macchina del teatro, dall’organizzazione alla logistica, ad una gestione perfetta del palco. A queste parole fa eco l’intervento di Boffelli, che rivendica un clima di «armonia e equilibrio» all’interno del teatro. Dai tecnici alle maschere, dall’ufficio stampa a quello comunicazione, chiunque lavori in teatro, lavora per passione, senza orari, sempre pronti a far fronte agli imprevisti perché, prosegue Boffelli, «il pubblico è sempre il primo interlocutore». E a tal proposito ogni spettacolo della prossima Stagione di Prosa verrà presentato in otto repliche, proprio per venire incontro a quegli spettatori che, non avendo l’abbonamento, non riuscivano, spesso, a trovare un biglietto disponibile. Piccolo effetto collaterale, come ha spiegato lo stesso Boffelli, è che, l’aggiunta di una replica ad ogni rappresentazione, ha tolto lo spazio alla rassegna «Storia, Teatro e Società», che non verrà presentata.

Cartellone variegato

Ma che Stagione sarà la prossima? Come sempre una Stagione variegata che unisce classici e moderni, mostri sacri del teatro italiano (Umberto Orsini e Franco Branciaroli), a giovani allievi delle scuole di teatro, che spazia tra il rassicurante e la scoperta, che invita il pubblico a lasciarsi coinvolgere nel gioco perennemente immaginifico del teatro. E poi piace che il primo spettacolo della prossima Stagione (in scena dal 7 al 15 dicembre), sia «I ragazzi irresistibili» di Neil Simon, diretto da Massimo Popolizio che aveva chiuso la scorsa Stagione con il suo magnifico «L’albergo dei poveri», spettacolo che aveva riscosso un grande successo di pubblico.

Gradito il ritorno a Bergamo dell’attore e regista ticinese Daniele Finzi Pasca, che il nostro pubblico conosce bene attraverso i suoi precedenti lavori come l’intimistico «Icaro» e il monumentale «Per te. Dedicato a te, cara Julie». Che questa volta si presenta con uno spettacolo di teatro-circo. Grandi ritorni anche quelli di interpreti come Alessandro Haber, che affronterà il testo di Svevo «La coscienza di Zeno», o quello di Silvio Orlando in «Ciarlatani». Così come Fausto Russo Alesi alle prese con il testo più «pirandelliano» di Eduardo De Filippo «L’arte della commedia».

Il successo delle coproduzioni

Sospese, invece, per questa Stagione, le coproduzioni realizzate dalla Fondazione Teatro Donizetti, mentre quelle prodotte negli anni scorsi continuano ad essere presenti nei teatri italiani. L’«Iliade» di e con Alessio Boni, prodotta in occasione di Bergamo Brescia capitale italiana della Cultura, si avvia all’ottantina di repliche e proseguirà anche la prossima Stagione.

A Roma – ha sottolineato Maria Grazia Panigada - «al Teatro Argentina in ricordo di Michela Murgia torna in scena “Accabadora”, che era una nostra coproduzione nata da un’idea nostra, così come gira ancora “Il coraggio silenzioso” di Marco Baliani: e anche questo è il Teatro Donizetti».

Il programma completo

Stagione di Prosa al Teatro Donizetti

La Stagione di Prosa 2024|2025 al Teatro Donizetti si inaugura dal 7 al 15 dicembre raccogliendo il testimone dalla precedente nel segno della presenza di Massimo Popolizio, questa volta nelle vesti di regista: lo spettacolo inaugurale, I Ragazzi irresistibili, testo dello statunitense Neil Simon portato al successo anche sul grande schermo, reca infatti la sua firma, insieme a quella attoriale di due grandi protagonisti del teatro italiano, Umberto Orsini e Franco Branciaroli, nell’occasione interpreti di due anziani attori di varietà che si rincontrano dopo anni dando luogo, tra incomprensioni mai sopite, a una difficile alchimia che è il pretesto per un gioco di geniale comicità e di profonda melanconia.

Dal 25 gennaio al 2 febbraio 2025 sarà la volta di un altro attore di assoluto valore, Alessandro Haber, interprete principale del La Coscienza di Zeno, tratto dal celebre romanzo di Italo Svevo, con la regia di Paolo Valerio.

Dall’8 al 16 febbraio andrà quindi in scena L’avaro di Molière, con la sorprendente interpretazione di Ugo Dighero, attore più conosciuto come comico, ma dalla salda formazione attoriale che in questo spettacolo si svela in tutte le sue capacità.

Silvio Orlando porterà a Bergamo dal 22 febbraio al 2 marzo l’ultimo spettacolo prodotto dalla sua compagnia, Ciarlatani, storia i cui personaggi sono legati al mondo del cinema e del teatro, scritta e diretta dallo spagnolo Pablo Rémon, mentre, dall’8 al 16 marzo, Fausto Russo Alesi proporrà, anche nei panni registici, il testo più pirandelliano di Eduardo De Filippo, L’arte della commedia, un’opera corale che avvince fra inquietudine e farsa.

Altra firma straniera sarà quella dell’argentino Claudio Tolcachir, da diverso tempo presente sui palcoscenici italiani, autore e regista di Edificio 3, commedia che racconta di cinque personaggi che condividono lo spazio ristretto di un ufficio e le cui vicende personali si intrecciano, con momenti di commozione, effetti grotteschi e di comicità (dal 5 al 13 aprile).

La Stagione di Prosa 2024|2025 si concluderà, dal 10 al 18 maggio, con il ticinese Daniele Finzi Pasca, artista molto amato a Bergamo, città fra le prime in Italia ad avere portato il teatro-circo in una stagione di prosa. La sua compagnia presenterà Titizè. A Venetian dream, spettacolo che si avvale delle musiche di Maria Bonzanigo, delle scenografie di Hugo Gargiulo e dei costumi di Giovanna Buzzi, preziose risorse della Compagnia Finzi Pasca.

La stagione di Altri Percorsi

Con sei dei sette titoli in cartellone previsti al Teatro Sociale di Città Alta, Altri Percorsi, da sempre vetrina di diversi modi di fare ricerca teatrale utilizzando molteplici mezzi e linguaggi espressivi, sarà all’insegna dei giovani attori. Lo sono in particolare gli spettacoli che aprono e chiudono la rassegna dove emerge una grande forza corale. Re Lear è morto a Mosca

(giovedì 19 dicembre 2024) è uno spettacolo prezioso da un punto di vista teatrale e dalla grande riflessione civile: otto giovani artisti, guidati dal regista argentino César Brie, narrano la storia del teatro ebraico Goset fondato a Mosca nel 1919 dal regista Aleksandr Granovskij e dal pittore-scenografo Marc Chagall. Un Teatro ammirato da Gordon Craig, che Stalin distrusse assassinando gli attori-registi che lo guidavano, Solomon Michoels e Veniamin Zuskin.

Tutt’altro registro quello scelto da Veronica Cruciani per i dodici giovani allievi della Scuola Filodrammatici nella messinscena di The Trials dell’inglese Dawn King: qui ci troviamo in un futuro prossimo, nel quale giovani, poco più che adolescenti, sono chiamati a prendere parte attiva nei processi a persone adulte che sono accusate di avere commesso dei crimini contro la sostenibilità (giovedì 3 aprile 2025 con matinée il 4).

La realtà entra prepotentemente in rassegna con un affondo sul tema della giustizia, grazie allo spettacolo Nell’occhio del labirinto. Apologia di Enzo Tortora, opera prima del drammaturgo Chicco Dossinel, messa in scena dal Teatro della Cooperativa con l’interpretazione del talentuoso giovane attore Simone Tudda (giovedì 16 gennaio 2025).

Presente per la prima volta in Altri Percorsi, la compagnia Menoventi, che ha come stile l’ironia e lo svelamento dei piani della rappresentazione, per portare lo spettatore in labirinti di senso: in Odradek, fiaba contemporanea ispirata a Gunther Anders e a Franz Kafka, si entra nella casa di una donna qualunque che si trova avviluppata in una spirale di ordinazioni online e desideri che vengono esauditi ancora prima di essere richiesti (giovedì 6 febbraio).

Gradito ritorno sarà quello del Teatro La Ribalta, che torna a Bergamo dopo l’evento speciale di Otello Circus. Ne Lo specchio della regina ritroveremo in palcoscenico Jason Mattia De Majo, Maria Magdolna Johannes, Rocco Ventura per la regia di Antonio Viganò: una riflessione sulla bellezza che è contenuta nella diversità di ciascuno (giovedì 20 febbraio).

Anche la prossima edizione di Altri Percorsi avrà una finestra sul teatro classico con Anfitrione, spettacolo di Teatro Kismet già in programmazione nel 2020 e poi annullato a causa della pandemia (giovedì 27 marzo e matinée il 28). Il tema del doppio, fondamentale nel testo di Plauto, viene ambientato dalla regista Teresa Ludovico in un territorio malavitoso in cui sei attori e un musicista, in un movimento continuo, disegnano doppi mondi: divino e umano, sopra e sotto, luci e ombre.

Infine, giovedì 6 marzo al Teatro Donizetti, andrà in scena Amore di Pippo Delbono, uno spettacolo che non chiede nulla, se non di sedersi e lasciarsi prendere per mano dal mondo del fado, con il suo ritmo, la sua danza, il suo canto, accompagnati dalle visioni oniriche ed emotive del suo artefice.

Incontri intorno agli spettacoli

Attorno ad alcuni degli spettacoli della Stagione di Prosa 2024-2025 si svolgeranno incontri aperti al pubblico e agli studenti in cui attori e registi saranno chiamati a raccontarsi e a rispondere alle domande degli spettatori. Il calendario degli incontri è in via di definizione.

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